È Laura Pastore, classe 1997, laureanda in Ingegneria energetica (indirizzo sistemi elettrici e energetici industriali) all’Università della Calabria, la vincitrice della challenge di Open Innovation proposta da Baker Hughes - azienda globale di tecnologia a servizio dell’energia – e realizzata tramite la piattaforma Oiman. Il suo progetto, pensato per valorizzare il surplus di produzione energetica attraverso la realizzazione di un duplice sistema di stoccaggio ed è risultata al contempo efficace, innovativa e di non complessa realizzazione, è stato infatti ritenuto il più meritevole e innovativo. A premiare la studentessa, Paolo Noccioni, presidente di Nuovo Pignone Tps, Baker Hughes, in visita in questi giorni in Calabria dove l’azienda ha uno stabilimento a Vibo Valentia. La soluzione vincitrice risponde pienamente agli obiettivi della challenge - Evo - Energetic -Valorization of the overproduction - che rivolgendosi a startup, spin off universitari, Centri di ricerca, nonché micro, piccole e medie imprese oltre che singoli innovatori, era alla ricerca di nuove strategie, modelli o tecnologie utili alla valorizzazione dell’eccesso di produzione di energia elettrica generata nel ciclo produttivo degli stabilimenti italiani di Baker Hughes, che in Italia opera principalmente attraverso Nuovo Pignone. Il progetto di Laura Pastore propone di immagazzinare l’eccesso di energia prodotto attraverso l’integrazione di un sistema di stoccaggio ad aria compressa con un processo di accumulo tramite batterie.
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