Si intitola “Maleccummeneta” l’ultimo, struggente e coinvolgente singolo degli Hantura, la band di musica popolare crotonese, che, nel 2021, si prepara a celebrare 20 anni di attività; l’ultimo lavoro è un canto dolente nelle parole, crude, sconsolato, del poeta Filippo Scalzi, di una Calabria: spogliata “da bellizza e abbandonata”; considerazioni amare che, tuttavia, la musicalità di Mario Carvelli e l’arrangiamento tambureggiante degli Hantura, attraverso le sonorità battenti, il ritmo incalzante della tamorra e la fisarmonica, rendono un cuore pulsante. Ben lontana dalla rassegnazione “Maleccummeneta, sprigiona, infatti, un moto di orgoglio, rabbia e ribellione. Distante dagli stereotipi del folklore etnomusicale meridionale, gli Hantura, alzano il livello del messaggio musicale e sociale. Il testo che si dipana nel racconto di una Calabria, vilipesa, depredata del presente, violentata del proprio passato, delusa e disillusa; una terra costretta ad ingoiare nel silenzio i bocconi amari del malaffare perpetrato da “quàttru fetènti”, diventa la presa di coscienza dello stato di fatto delle cose, che costituisce il presupposto necessario per i calabresi di affermare e pretendere, finalmente, dignità e cambiamento. Compongono gli Hantura: Gino Carvelli, Carmen Comberiati, Francesco Comberiati, Giovanni Ziparo, Domenico Ierardi, Salvatore Pingitore e Mario Carvelli. Il singolo, uscito lo scorso 23 dicembre, è stato registrato nello studio “Music Reparto Dischi” di Santa Severina. Il lavoro, è stato presentato in anteprima con un videoclip realizzato da Natalino Stasi ed è impreziosito dalla drammaticità dei disegni ad inchiostro che fanno da contraltare a sorprendenti acquerelli di Beppe Stasi: opere cangianti, piene di colori, emozioni ed eleganza, , che nelle immagini in evoluzioni rimandano e amplificare gli stati d’animo del racconto. Il canto degli Hantura è dunque, un percorso ideale verso il cambiamento che ai calabresi è demandato il compito di riannodare e proseguire nella realtà di ogni giorno.