Naip si confronta con i liceali. Il “Tommaso Campanella”, nonostante le difficoltà dovute al momento storico che si sta vivendo, continua a proporre la sua offerta formativa ai propri studenti, con attività stimolanti e in sintonia con la sensibilità dei giovani. Il dirigente scolastico Susanna Mustari ha fortemente voluto che il liceo musicale si confrontasse con una realtà artistica che, in modo trasversale, si inserisce a pieno titolo nel percorso formativo.
Stamattina alle 8.00 la giornata scolastica è cominciata in maniera inusuale per gli studenti di alcune classi del Liceo: i ragazzi si sono trovati di fronte, o meglio dall’altra parte dello schermo, il loro concittadino Michelangelo Mercuri, ormai per tutta Italia N.A.I.P. , trionfatore morale di X-Factor, astro nascente del panorama pop italiano.
L’incontro, organizzato dal progetto di didattica a distanza “Pillole” - che vede tra i suoi fondatori Fabio Nirta, dj e producer, il professore di Storia e Filosofia presso il liceo classico "Ivo Oliveti" di Locri Armando Canzonieri, anch’egli lametino, e la professoressa Licia Di Salvo in servizio presso l’Istituto ospitante - ha visto la partecipazione per via informatica di un centinaio di alunni.
L'artista lametino è entrato velocemente nel clima della chiacchierata informale, non poco emozionato per la presenza dei ragazzi del liceo, raccontando i suoi trascorsi musicali, teatrali e le sue esperienze, non ultimi gli studi alle superiori ed all’Università della Calabria.
È venuto fuori il racconto di una Calabria inclusiva e stimolante, viva artisticamente, un ambiente accogliente, e l’artista ha invitato i ragazzi a ricercare i motivi ovunque, nel quotidiano, nel gestire il tempo e gli spazi come una opportunità, ricordando una per una le figure fondamentali della sua crescita, amici di una vita, molti dei quali professionisti oggi affermati nell’ambito artistico.
Nel racconto Naip ha sottolineato il concetto di talento legato alla fatica, all’etica del lavoro, della costruzione della professionalità, dietro un quotidiano esercizio delle proprie capacità, alla ricerca costante del proprio limite.
L’esperienza lametina formativa, inizialmente con i Dissidio, la sua band, presso Le Officine Sonore prima ed al Caffè Retrò dopo, luoghi “piccoli” dove succedono cose enormi, l’opportunità di vedere tra poche decine o centinaia di persone artisti più o meno sconosciuti da osservare, da cui apprendere, con cui conversare a fine serata.
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