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Rino Gaetano Day tra ricordi, omaggi e... l'ukulele ritrovato

Lo portò a Sanremo nel 1978, sarà esposto al pubblico a Crotone

E’ stata un’edizione speciale, ieri, quella di #RinoGaetanoDay2021 – nel quarantesimo anniversario della morte prematura del cantautore crotonese, vittima delle conseguenze di un incidente stradale a Roma – , durante la quale sono stati presentati tre omaggi alla sua memoria: il francobollo emesso il 21 maggio dal ministero dello Sviluppo Economico, della serie tematica «Eccellenze italiane dello spettacolo», dove è ritratto il volto sorridente di Rino Gaetano col suo immancabile cilindro sullo sfondo di un cielo blu (in ricordo di una delle sue canzoni più cantate di sempre, “Ma il cielo è sempre più blu”); il secondo è stata la presentazione ufficiale di una nuova area concerti a Parco delle Valli a lui intitolata; l’uscita il 25 giugno del cofanetto speciale «Istantanee e Tabù», in tre versioni diverse.

La tracklist (diversa per ogni versione) ricostruisce un percorso musicale ponderato delle canzoni più rappresentative estratte dai sei album in studio pubblicati da Rino Gaetano nella sua breve carriera, ma anche dal Q-Disc con Riccardo Cocciante e Perigeo, proprio per fornire una visione musicale quanto più completa possibile del grande artista. La collezione è impreziosita da materiale tratto da nastri emersi nel tempo, un vero "tesoro nascosto": l’inedito "Io con lei".

A tutto questo si è aggiunto, nella “sua” Crotone, un omaggio specialissimo: l’ukulele – celeberrimo strumento che Rino portò a Sanremo, per la sua storica esibizione del 1978 cantando la canzone “Gianna”, con in testa l’altrettanto celebre cilindro nero – torna a casa. Anzi a pochi passi da casa, la casa dove il cantautore è nato il 29 ottobre del 1951, sul lungomare. Sarà infatti custodito nella sede della Lega Navale di Crotone il prezioso strumento, acquistato dalla Provincia nel 2003 e affidato alla fondazione “Una casa per Rino” che lo ha custodito fino a ieri.

Si chiuderà così un piccolo itinerario turistico che parte proprio dalla casa natale di Rino, passa dalla piazzetta che porta il suo nome, dove è ubicata la statua che lo raffigura, e arriva alla sede della Lega Navale dove l’ukulele sarà esposto in una teca. Sulla vicenda dell’ukulele nei mesi scorsi si erano accese diverse polemiche, perché quando la Provincia lo aveva acquistato lo aveva affidato alla fondazione con il compito di realizzare una “casa museo”, “una casa per Rino” appunto. Ma il progetto, per svariati motivi, non è mai andato in porto. Ieri però sia il sindaco Vincenzo Voce sia il prefetto Maria Carolina Ippolito hanno inviato la fondazione ad andare avanti perché la memoria di Rino è preziosa per Crotone ma anche per la musica italiana.

La teca dove l’ukulele sarà custodito non è ancora pronta, ma sarà realizzata gratuitamente dal maestro orafo Michele Affidato: «L’ukulele sarà sospeso e retto da una serie di fili trasparenti – ha spiegato Affidato – alla base ci sarà una pergamena dove sarà impressa parte della biografia di Rino, poi ci sarà anche una piccola piastrina con una dedica». Sul luogo in cui la teca sarà collocata il presidente della Lega Navale Gianni Liotti non ha voluto dare indicazioni: «Sarà visibile sempre a tutti gratuitamente – ha specificato – ma non possiamo svelare altro perché vorremmo che fosse una sorpresa».
Dopo gli interventi di Salvatore Regalino, del presidente della Provincia Vincenzo Lagani, della professoressa Giovanna Ripolo e di Procolo Guida, membro della fondazione, alla Villa Comunale sono stati eseguiti alcuni tra i suoi più grandi successi.

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