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Una calabrese al Berklee College di Boston: la musica di Moira Lo Bianco è donna!

Trovare spazio per essere donna di musica, trovare orecchie all'altezza di certi suoni, spostarsi, cambiare terra, cercare vita. Realizzare sogni e metterli a servizio, senza per questo abbassarli alle logiche dei mercanti.
Lei c'è riuscita, Moira Lo Bianco l'ha fatto. Una giovane pianista jazz diplomata al conservatorio di Vibo Valentia, che un giorno si regala un viaggio per cominciarne un altro, più lungo, più fantastico. È stato un caso, forse una coincidenza d'eventi, per qualcuno il destino. Moira arriva in Francia mentre lì si svolgono le audizioni internazionali del Berklee College di Boston. Il Berklee College di Boston. Non solo il luogo dei desideri di ogni musicista, di più. Quello spazio di libertà in cui fare l'arte che si vuole, ed essere l'arte che si è... è tutto quello che si chiede. La composizione, l'esecuzione, l'esibizione, le incisioni, le collaborazioni. Un vortice, una centrifuga che spinge lontano da nuclei precostituiti, che demolisce le classiche caselle nelle quali si tende ad infilare convenzionalmente questo o quell'altro musicista per classificarlo.
Lei, Moira, nata e cresciuta in Calabria. Al suono dei tamburelli e delle danze popolari, nel folklore di un gruppo di cui ha fatto parte per anni ed anni. Lei, Moira, diventata grande negli Stati Uniti. E' appena scesa dal palco che l'ha vista (e sentita) in scena col Boston Ballet, tra le compagnie più importanti al mondo. In Calabria? Lì c'è rimasto un pezzo di cuore, custodito dalla famiglia, dal nipotino che va a trovare almeno una volta all'anno. La prossima sarà a dicembre. E ogni volta è sempre la stessa storia. Quella di una musicista donna, di una donna musicista che ha fatto la sua scelta.

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