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Vasco Rossi ricorda Catanzaro e la "Woodstock" d'Italia, oltre 400mila al suo concerto sotto la pioggia

Si svolse nel quartiere Germaneto, in una vasta area verde di 100mila metri quadrati dove fu allestito un palco di ben 60 metri di larghezza. Quella sera ci fu un forte acquazzone che però non riuscì a fermare i fan giunti da tutta Italia

La «Vascstock» d’Italia, con 400mila spettatori in una notte memorabile. Vasco Rossi ha ricordato sui propri canali social il «mitico concerto-evento» che si tenne il 25 settembre 2004 a Catanzaro. Un successo straordinario, al punto da essere paragonato al festival di Woodstock. La rockstar più famosa d’Italia ha voluto omaggiare quella notte memorabile con un post ricco di spunti: «Per me il momento clou del Buoni o Cattivi Tour è stato proprio quello show. Ho fortemente voluto organizzare un grande concerto gratuito al Sud - ha sottolineato Vasco - per restituire ai miei fan un pò di quello che quotidianamente ricevo. Che è tanto, tantissimo, con dimostrazioni incredibili di affetto che non smettono mai di stupirmi. Fare un evento del genere per il Sud, naturalmente, rende tutto più complicato per una questione di strutture, ma proprio per questa ragione andava fatto lì». Dopo ventuno anni le immagini nelle mente di Vasco sono assolutamente nitide: «Fu una notte indimenticabile, giustamente ribattezzata «Vascstock» in riferimento a Woodstock, il festival più iconico di sempre: seimila pullman carichi di fan provenienti da tutta Italia, alberghi e parcheggi sold out, chilometri a piedi per raggiungere la location dello show. Un concerto incredibile con un’atmosfera unica». Una notte senza tempo nella memoria di Vasco: «Suonammo per quasi tutto il tempo mentre diluviava - ha ricordato - con la gente che era posizionata sulla collina che scivolava giù poco a poco. Un grande incredibile paciugo, tra fango, terra e acqua. Il pubblico è stato come sempre eroico. Quei ragazzi sono veramente degli eroi, e lo dico perchè ancora oggi non riesco a capacitarmi di quello che sono capaci di sopportare per assistere a un mio concerto. Stanno magari sotto l’acqua per ore o addirittura per giorni, poi la sera dello show si liberano, si divertono come dei matti e vanno a casa contenti».

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