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Mega insediamento edilizio a Caraffa, no di Legambiente

La Befana di Legambiente

Un mega-insediamento edilizio sulle colline tra Caraffa e il confinante quartiere catanzarese di Germaneto, un investimento da 60 milioni di euro, 160mila metri quadrati interessati e una sentenza del Tar che sblocca di fatto i lavori ma non stempera le polemiche. resta altissima la tensione sul progetto della “Grassetto Costruzioni” che ha firmato con il Comune di Caraffa un protocollo d’intesa nell’ambito del “Programma straordinario di edilizia residenziale da concedere in locazione o in godimento ai dipendenti delle Amministrazioni dello Stato quando è strettamente necessario alla lotta della criminalità organizzata, con priorità per coloro che vengono trasferiti per esigenze di servizio”.

La Regione, come si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola, aveva tentato di bloccare l’opera con un decreto del dipartimento Ambiente e Territorio che esprime parere di non compatibilità ambientale in merito al piano attuativo e un successivo parere espresso dalla struttura tecnica di valutazione Via-Vas-Aia nella seduta del 7 maggio 2018. Gli atti sono stati però annullati dal Tar, secondo cui – in accoglimento del ricorso del Comune di Caraffa – all’amministrazione regionale «non era consentito, sulla base dei medesimi elementi fattuali presi in considerazione nel parere motivato e in ragione delle criticità già messe in evidenza, intervenire nuovamente nella procedura, concludendo, in contrasto con le determinazioni del Comune di Caraffa, nel senso dell’incompatibilità ambientale del progetto».

Un eccesso di poteri, secondo i giudici, non consentito dalla normativa. E così l’iter può andare avanti, anche se la Regione continua a promettere battaglia: «Il Tar – hanno rimarcato sabato dalla Cittadella – ha censurato sul piano formale l’emissione del parere regionale ma ha ribadito nella sostanza i vincoli ambientali».

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