Velocizzare le procedure e sottrarre alle "zone grigie" della sanità calabrese il potere di concedere o meno a soggetti deboli, quali sono in genere i richiedenti, i benefici legati al riconoscimento dell'invalidità civile, cecità civile e sordità, handicap e disabilità.
È la "scommessa" della convenzione tra Regione e Inps, operativa dal primo dicembre, che affida all'Istituto previdenziale diretto in Calabria da Diego De Felice l'accertamento dei requisiti sanitari per ottenere i benefici.
«Il commissario Massimo Scura in rappresentanza della sanità calabrese ed io per l'Inps abbiamo firmato questa convenzione - commenta il direttore regionale De Felice - che modifica e sostituisce quella scaduta il mese scorso che, adottata in via sperimentale, aveva fatto della Calabria la prima regione d’Italia dove tutta l’invalidità è delegata all’Inps.
I risultati hanno premiato il grosso impegno profuso e la scommessa è stata vinta alla grande. Sono stati ridotti i tempi di attesa dell’utenza ad una media di 48 giorni comprensiva delle visite domiciliari. In questo modo si azzerano i rischi che faccendieri e “zone grigie” delle Asp commettano abusi inserendosi nelle maglie larghe di procedure lente e farraginose.
Un lavoro enorme per le strutture provinciali dell’Inps (presenti anche a Lamezia e Rossano) quello di effettuare nelle proprie sedi tutte le verifiche dei requisiti prima demandati alle Asp.
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