«La vostra condizione di precariato si trascina da sin troppo tempo e noi abbiamo intenzione risolverla definitivamente con la stabilizzazione». E' quanto ha affermato il ministro per il Sud Barbara Lezzi durante l’incontro, svoltosi all’aeroporto di Lamezia Terme dove il ministro è giunto stamane per una visita in Calabria, con una delegazione di lavoratori ex Lsu-Lpu e rappresentanti sindacali.
«Il governo sta facendo tutto il possibile - ha aggiunto Lezzi - per trovare una soluzione immediata, in Legge di bilancio. Ad ogni modo, qualora non riuscissimo a procedere con la stabilizzazione in tempi brevissimi per ragioni tecniche, intanto si procederebbe con una proroga dei contratti e successivamente si provvederà alla stabilizzazione definitiva. Su questo il nostro impegno è chiaro e lo abbiamo confermato più volte».
Nella notte la commissione Bilancio della Camera ha bocciato l'emendamento proposto dal Pd che avrebbe permesso la prosecuzione del percorso di stabilizzazione per circa 4.500 ex Lsu-Lpu della Calabria. I 50 milioni necessari al momento dunque non saranno inseriti nella manovra, anche se adesso precari e sindaci sperano che lo scenario possa cambiare in Senato.
«Ho sentito il ministro Barbara Lezzi che oggi è qui in Calabria per una visita che aveva già programmato prima, e le ho spiegato la situazione. So che dopo ha incontrato i segretari generali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, e hanno confermato la stessa cosa. Il ministro ha dichiarato la disponibilità ad affrontare il problema; le ho chiesto un atto formale con il quale ci rassicuri». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, presente anche oggi a Lamezia Terme, dove è in corso la mobilitazione dei lavoratori ex Lsu ed Lpu calabresi che ieri hanno protestato, interrompendo a singhiozzo la circolazione ferroviaria, contro la mancata adozione di provvedimenti che consentano la loro stabilizzazione.
«Ho apprezzato le parole del ministro - ha detto ancora Oliverio - ma apprezzo che conseguentemente a questo impegno ci siano atti formali che si possano comunicare ai lavoratori per tranquillizzarli. L’iniziativa dei lavoratori è stata importante ed è importante. Qui ci sono uomini e donne, preoccupati delle garanzie per il loro lavoro e ci sono sindaci che sono preoccupati della garanzia dei servizi ai cittadini». Presente anche alla manifestazione di ieri, Oliverio, è detto in un comunicato, aveva scritto al premier Conte evidenziando la situazione dei 4.500 lavoratori che in Calabria garantiscono servizi in circa 400 comuni da più di 20 anni e ritenendo necessario un tempestivo intervento relativamente alla loro problematica e un impegno a ripristinare il fondo di 50 milioni nella legge di Bilancio 2019 predisposta dal Governo e all’esame del Parlamento.
Una delegazione guidata dai segretari generali calabresi Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil), ha poi incontrato il ministro Lezzi per discutere della vicenda. Al termine dell’incontro, svoltosi grazie anche alla Prefettura e al Questore di Catanzaro, i segretari generali calabresi di Cgil, Cisl e Uil, in una dichiarazione congiunta, hanno parlato di «esito che noi riteniamo positivo rispetto agli impegni che il ministro Lezzi, per conto del governo, ha assunto rispetto alla vertenza dei 4.500 Lsu-Lpu calabresi. C'è stato un impegno formale da parte del ministro di attivare un percorso di stabilizzazione definitiva per questi lavoratori con alcuni interventi di carattere normativo e nel frattempo garantire la proroga per le attività lavorative. Cgil, Cisl e Uil - è detto ancora nella dichiarazione - hanno chiesto di avere un atto ufficiale rispetto agli impegni presi attraverso la Prefettura di Catanzaro e in questo momento stanno aspettando che l’atto ufficiale arrivi attraverso il Prefetto per stabilire con i lavoratori il percorso da tenere nei prossimi giorni, mantenendo ovviamente lo stato di agitazione. Riteniamo che questo primo risultato, qualora dovesse arrivare il documento, sia un fatto significativo importante in attesa di avere un tavolo tecnico nazionale dove avviare una discussione sul percorso di stabilizzazione».
Intanto, stanno allontandosi in corteo dalla stazione ferroviaria di Lamezia Terme per dirigersi verso l’aeroporto internazionale i lavoratori ex Lsu-Lpu che da ieri manifestano per la mancata adozione di provvedimenti che consentano la loro stabilizzazione. Il corteo di manifestanti, che intende raggiungere lo scalo dove alle 18 è atteso l’arrivo del Ministro per il Sud Lezzi, è preceduto e seguito da un cordone di polizia e carabinieri.
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