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Crisi politica al comune di Vibo, si va verso lo scioglimento

Il sindaco Elio Costa

Dopo mesi di stallo sembra essere arrivata ai titoli di coda la crisi al Municipio di Vibo. Una città dove l'attività amministrativa è bloccata da otto mesi e senza una Giunta da un mese. E dopo la "dichiarazione di intenti" dei capigruppo di opposizione (Pd, Vibo Unica e Progressisti) che annunciavano la sfiducia (lo fanno da mesi) a mettere un punto è stato il senatore Giuseppe Mangialavori pronto alle dimissioni dei suoi se il sindaco non farà da solo un passo indietro. Una presa di posizione che non lascia spazio a dubbi né indugi, tanto che lo stesso indica già la data delle prossime elezioni.

"Ritengo – ha scritto - definitivamente conclusa questa esperienza amministrativa al Comune di Vibo Valentia". Dopo i tira e molla dell'opposizione, insomma, è dalla maggioranza che è stato intonato il "de profundis" all'Amministrazione Costa e nonostante il tentativo dello stesso sindaco che proprio questa mattina invitava i consiglieri alla "responsabilità" e dava appuntamento in Consiglio per presentare il suo programma di fine mandato.

Non ci sarà tempo, però, e in tal senso il parlamentare azzurro ha spiegato le sue ragioni: "Dopo aver tentato in tutti i modi, anche per mezzo della remissione delle deleghe degli assessori che si riconoscono nella mia linea politica, di facilitare la creazione di una nuova maggioranza – ha sottolineato il parlamentare azzurro - e dopo aver constatato la volontà delle forze di opposizione di non condividere il programma di fine mandato del sindaco Costa, non posso non prendere atto della situazione di stallo senza via d'uscita in cui versa questa consiliatura. Ragion per cui considero ormai improcrastinabile lo scioglimento dell'assise comunale per un ritorno al voto nella prossima primavera".

Quindi, una parentesi sulle "ultime mosse dell'opposizione, che hanno deciso di firmare un semplice documento politico ma non una mozione di sfiducia" e che - ha continuato Mangialavori -, "dimostrano che ci sono forze politiche che non intendono sostenere il sindaco ma che, al tempo stesso, non vogliono la fine anticipata di questa consiliatura. Per quanto mi riguarda, non è più tempo di tatticismi o di discussioni sterili: la maggioranza non c'è più ed è giusto che i vibonesi possano tornare al voto al più presto. È l'unica soluzione, a mio avviso, in grado di ridare al Comune di Vibo una guida stabile e sostenuta da una larga maggioranza. Condizioni, queste, che considero imprescindibili per tentare di fare uscire la città dalla crisi politica, economica e sociale in cui, purtroppo, è sprofondata". Infine, il "ringraziamento" al sindaco Costa "per l'impegno profuso in questi anni e per la volontà di non arrendersi anche di fronte alle tante difficoltà incontrate sul suo cammino politico. Adesso, però, la città non può più aspettare. Pertanto – ha concluso Mangialavori –, invito il sindaco a fare un passo indietro e a dimettersi. Nel caso in cui questo non dovesse avvenire al più presto – e visto che le opposizioni hanno dimostrato di non voler compiere questo passo – martedì prossimo i consiglieri che fanno parte della mia area politica si vedranno costretti a presentare le loro dimissioni dall'assise comunale».

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