Il guanto della sfida, il sindaco Sergio Abramo, lo lancia sullo stesso terreno da cui qualche settimana fa è partita la chiamata alle armi della minoranza di Palazzo De Nobili, a Catanzaro, in difesa dell'ultimo polmone verde della città.
E porta il nome di quella stessa concertazione invocata nell'assemblea pubblica organizzata dalle forze di opposizione che, nella serata di ieri, sembra essere stata emulata anche nella forma.
Un convegno aperto al contributo degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e di quelle ambientaliste in cui il primo cittadino ha voluto immediatamente sgombrare il campo da ogni «polemica strumentale» puntando dritto al cuore del problema: il destino dei 230 ettari localizzati tra Giovino e Alli non è ancora segnato.
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