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Lamezia, un direttivo per traghettare il Pd

Il Partito democratico lametino si prepara al congresso che dovrebbe svolgersi a giugno dopo le consultazioni europee. Il segretario provinciale Gianluca Cuda è deciso a riorganizzare il partito locale in una città, come Lamezia, colpita al cuore dal terzo scioglimento per mafia e ‘asfaltata' da un commissariamento senza fine. A tale proposito Cuda ha recentemente convocato una riunione ad hoc per esaminare la situazione politico-amministrativa lametina.

L'obiettivo è quello che il Partito democratico locale riprenda con forza un ruolo propulsore e propositivo nella costruzione di un progetto politico allargato a tutte le forze sane della città. «Il Pd - asserisce Cuda - sente la responsabilità di affrontare la situazione ed intende aprire pubblicamente la discussione per confrontare idee e progettualità, per uscire dall'attuale crisi economica e socio-politica in cui versa Lamezia». Il segretario provinciale immagina per la città un progetto ad ampio spettro che coinvolga le rappresentanze sociali, gli ordini professionali. L'idea è quella di scegliere un gruppo che faccia da motore propulsore per dare vita ad un percorso comune «capace di rianimare una comunità che appare sfiduciata ed incapace di invertire la rotta».

Nell'incontro convocato da Cuda è stata decisa la costituzione di un organismo interno, coordinato sempre da segretario provinciale, finalizzato alla riorganizzazione strutturale del partito. Tale organismo dovrà mettere in campo tutte le iniziative opportune per rinvigorire l'azione del Pd sul territorio. Altro compito sarà quello di avviare la fase che condurrà al congresso cittadino con l'elezione dei nuovi organismi di partito. Congresso cittadino, come quello regionale, pensato e dibattuto da tempo ma mai concretizzato. Il Pd locale, come quello calabrese, ha vissuto in questi ultimi tempi una fase a dir poco confusa, di grande disorganizzazione, di inconsistenza politica. I conflitti interni hanno caratterizzato una stagione decisamente sottotono, senza lode e senza infamia, in cui il partito non ha inciso nella politica cittadina che vive la peggiore fase della sua storia su tutti i fronti.

Un Pd locale finora quasi silente, che ogni tanto ha ‘sussurrato' qualcosa nei momenti tragici dello scioglimento e del commissariamento dell'ente comunale. Alla riunione convocata da Cuda è stato invitato anche Sebastiano Barbanti, ex deputato del Pd, assente però per motivi di lavoro. «In ogni caso - rimarca Barbanti - non avrei partecipato a qualunque riunione che non avesse visto convocati prima di me i responsabili dei due circoli del Pd di Lamezia che, con tantissime difficoltà, hanno gestito il partito negli ultimi mesi, facendosi carico anche della gestione delle votazioni interne prima, e delle primarie poi». L'ex parlamentare ricorda che uno dei circoli cittadini ha perso la sua storica sede, la sezione Primerano di corso Numistrano. «Registriamo sia la perdita dei locali della sede e sia le dimissioni del segretario Antonio Gatto - incalza Barbanti -. La vicesegretaria, alcuni componenti del direttivo ed alcuni iscritti, si son fatti carico di trovare una sede e di organizzare in breve tempo le tornate elettorali con grande impegno personale». Barbanti evidenzia: «Sono stato indicato dal Pd provinciale come responsabile per la gestione delle elezioni primarie per l'indicazione del segretario nazionale. Ho potuto constatare quanto sia stato elevato l'impegno di questi iscritti e di questi dirigenti di partito. Persone che, ora, si vorrebbero tener fuori e non si sa bene perché».

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