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Europee, la visita di Salvini non placa le mille rivalità della Lega in Calabria

Il vice premier Matteo Salvini a Catanzaro

Quante anime convivono all'interno della Lega in Calabria? Parecchie a giudicare la guerra in corso tra correnti per le Europee. Non ingannino i sorrisi e le pacche sulle spalle di ieri sul palco assieme al leader Matteo Salvini. Dietro l'armonia di facciata si nascondono dissidi di vecchia data e nuove rivalità determinate dalle candidature per le elezioni europee.

Per avere conferma di un partito tutt'altro che unito basta soffermarsi sulle iniziative del partito in questa scialba competizione elettorale. Finora non c'è stata una sola iniziativa politica che ha visto protagonisti tutti i candidati. Solo un caso?

L'arrivo del commissario Cristian Invernizzi, spedito da Salvini con il preciso compito di riportare ordine nelle truppe ribelli del Carroccio calabrese, non ha prodotto finora grossi risultati. È evidente che dopo la tornata elettorale sarà necessaria una nuova struttura che possa radicare il partito sul territorio con organismi legittimati dalle assise congressuali.

In queste giorni, comunque, le correnti interne stanno producendo il massimo sforzo per affermare la loro supremazia all'interno del partito. Il deputato - l'unico eletto in Calabria alle ultime Politiche - Domenico Furgiuele non fa più mistero di puntare sul ticket composto da Massimo Casanova, noto imprenditore e proprietario del Papeete Beach di Milano Marittima, e Francesca Porpiglia, giovanissima assessora del Comune di Villa San Giovanni. E ai suoi seguaci avrebbe dato chiare indicazioni di voto in tal senso. La strategia di Furgiuele sta creando non pochi malumori negli altri candidati calabresi in campo come il crotonese Giancarlo Cerrelli e la cosentina Emma Staine.

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