«Il rischio del taglio al saldo finale del Por 2007-2013 è sempre più concreto, questo si tradurrebbe nella perdita di milioni di euro su progetti non funzionanti e che avrebbero dovuto rilanciare la Calabria». L’eurodeputata Laura Ferrara ritorna nuovamente sulle criticità legate alla vecchia programmazione europea in Calabria, per la quale già a marzo denunciava una serie di pagamenti sospesi.
«La Commissione chiede alla Regione ulteriori chiarimenti circa la rendicontazione finale che non può essere accettata. Sul Por 2007-2013 sono ben 23 i progetti oggetto di indagini nazionali, come mi informava la Commissione mesi fa in una risposta ad una mia interrogazione, e 35 in totale quelli non funzionanti. A questa situazione poco edificante vanno ad aggiungersi le irregolarità sistemiche nel controllo dei progetti finanziati con fondi comunitari, quindi un sistema di gestione e controllo da parte dell’Autorità di Audit che non avrebbe garantito la correttezza della spesa».
«L’Autorità di gestione avrà ora a disposizione 2 mesi per fornire i chiarimenti richiesti. Alla Calabria viene concesso ulteriore tempo ma è da anni, già dall’inizio del mio primo mandato al Parlamento europeo, che sto denunciando a più riprese la cattiva gestione delle risorse della Programmazione precedente. Sono infatti circa 100 i milioni di euro non certificati sul Por 2007-13 e sono stati interrotti pagamenti per ulteriori 16 milioni, cifre relative, appunto, ai progetti non funzionanti. Ciò che aggrava la situazione, in particolare dal punto di vista delle tempistiche, è che il destino di molti di questi progetti è legato alle decisioni della magistratura. Al di là della continua propaganda del governo regionale – conclude la Ferrara -, la Calabria ed i calabresi pagano così lo scotto di una spesa scellerata dei fondi comunitari e di un controllo superficiale da parte degli organi preposti».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia