Il destino del Comune è appeso a un filo. Anzi, al Piano di riequilibrio approvato dall'assemblea cittadina nel mese di agosto ed attualmente al vaglio del ministero dell'Interno per poi passare sotto la lente d'ingrandimento della Corte dei Conti.
Un responso che la città attende nella consapevolezza che dall'approvazione del delicato strumento finanziario passi l'unica possibilità di evitare il secondo dissesto finanziario. In tal senso l'interlocuzione con il Viminale aumenta, sebbene ancora non vi sia alcuna certezza sulla sorte del Piano che vale 24,5 milioni di euro.
«Perché il piano di riequilibrio possa essere sostenuto - ha rimarcato l'assessore Nardo sulla Gazzetta del Sud in edicola - ritengo che il trend complessivo della riscossione debba raggiungere il 70%».
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