
Se le indagini sull'attività delle commissioni di Palazzo De Nobili a Catanzaro sono arrivate alla fase degli avvisi di garanzia ai 29 consiglieri comunali, c'è però un aspetto che è già di fatto salito (e anche da tempo) su un immaginario banco degli imputati, ed è la modalità con la quale si svolgevano le riunioni degli organismi consiliari.
Non è un giudizio di merito, ovviamente, ma è la constatazione del dibattito politico e sociale che ormai da mesi si svolgeva sottotraccia, quasi in parallelo all'attività d'indagine dei carabinieri.
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