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Giustizia, la protesta dei tirocinanti in scadenza di contratto: "A fine mese tutti a casa"

Cinquecento euro al mese, ma che a breve potrebbero non rappresentare più l'unica fonte di guadagno per circa mille famiglie calabresi. Hanno deciso di scendere così in piazza i tirocinanti della giustizia, ex percettori di mobilità in deroga, che dopo aver partecipato a bandi indetti dal ministero della Giustizia sono stati assunti con contratti da precari negli uffici giudiziari calabresi per dare manforte agli organici ridotti all'osso.

Il 31 gennaio giungerà a scadenza il tirocinio formativo e i precari temono di perdere il posto di lavoro anche sulla scorta dell'ultimo avviso pubblico emanato dal ministero della Giustizia lo scorso dicembre finalizzato all'assunzione di 616 operatori giudiziari in tutta Italia. In Calabria i posti disponibili sono 52: in 17 destinati al distretto di Catanzaro e da distribuire tra gli uffici di Vibo Valentia, Crotone, Cosenza, Castrovillari e Paola; 35 destinati al distretto di Reggio Calabria.

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