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Gratteri: "Io in un Governo con Salvini o Berlusconi? Con carta bianca sì"

"Il 99 per cento dei magistrati in Italia sono persone oneste", ma "anche in magistratura ci sono mele marce". Lo ha affermato il capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri, ospite ieri sera a "Di Martedì" su La7.

"Migliaia di calabresi stanno con me", ha aggiunto Gratteri, che poi, alla domanda sugli scarsi elogi ricevuti nel corso dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario a Catanzaro, ha replicato: "Vuol dire che stiamo lavorando bene". Subito dopo il procuratore ha spiegato che "far osservare i codici non significa essere manettaro", e che "più che la cultura manettara, credo che ci sia una presunzione di impunità da parte di chi gestisce il potere. Il potere non vuole essere controllato".

Alla domanda del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, se sarebbe "entrato in un governo Salvini, in un governo Berlusconi", il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha risposto: "Sì, certo, con carta bianca sì, con carta bianca sì". 

"L'operazione che abbiamo condotto non è stata improvvisata dalla sera alla mattina. Le indagini sono partite nel maggio 2016, ci sono stati 3 anni di lavoro attento. Nessuno si alza la mattina con l'intenzione di arrestare un sindaco o persone che non c'entrano nulla. Negli ultimi tempi abbiamo alzato il tiro nelle indagini", ha poi aggiunto Gratteri rispondendo alla domanda se un'inchiesta come Rinascita-Scott, che ha portato all'arresto di più di 300 persone, non possa apparire una retata sommaria più che l'individuazione di reati accertati.

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