"La Regione Calabria intervenga al più presto per sbloccare la situazione di stallo e fare in modo che le royalties vengano corrisposte ai pescatori del crotonese e della fascia jonica. Chiediamo un incontro agli assessori Orsomarso e Gallo». E' la richiesta che avanzano le parlamentari dei Cinque Stelle, Rosa Silvana Abate, Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado, in merito alle risorse economiche che fino al 2013 sono state corrisposte dal ministero allo Sviluppo economico, attraverso la Regione, alle marinerie del Crotonese per far fronte ai limiti alla pesca che impone l'attività di estrazione del metano dal sottosuolo marino da parte delle piattaformedella Ionica Gas (società dell'Eni).
"Dal 1998 fino al 2013, tramite delibere regionali e comunali - osservano le esponenti pentastellate -i pescatori hanno percepito normalmente, seppur con dei ritardi, la loro quota-parte ma è da fine 2013 che i pescatori delle marinerie del crotonese non riescono a percepirli per colpa della Regione Calabria e dei Comuni».
"Inizialmente - scrivo Abate, Barbuto, Corrado - era stata sollevata la questione che fossero aiuti di stato ma, grazie al lavoro del M5S, è stato chiarito sia della Commissione europea che dal Ministero delle Politiche sociali e del Lavoro, che si tratta che di un risarcimento a loro spettante come controparte per il fatto di non poter pescare nel mare crotonese in quelle zone in cui sono presenti le piattaforme estrattive".
Da qui la proposta: «Bisogna rivedere l’Accordo quadro vigente (del febbraio 2017) con l’integrazione di uno specifico articolo di norma che definisca in modo strutturale e stabile l’entità del contributo annuo spettante ai pescatori del crotonese».
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