«Abbiamo vissuto i primi ottanta giorni di amministrazione alle prese con gravi emergenze e problemi non previsti che stiamo cercando di risolvere: la seconda ondata del Covid, l’alluvione del 20 novembre e ora l’emergenza rifiuti». Due mesi e dieci giorni di alta tensione quelli trascorsi dall’insediamento. Il sindaco Vincenzo Voce ha incontrato nella sala consiliare i giornalisti per fare un punto, a fine anno, di quanto fatto e quanto c’è da fare, e nella sua analisi non ha potuto che ricordare le enormi difficoltà incontrate sulla strada in queste poche settimane che sono trascorse dalla sua elezione. «Siamo stati travolti dall’emergenza Coronavirus – ha sottolineato il primo cittadino che il virus lo ha vissuto in prima persona essendo stato positivo e in isolamento anche se senza sintomi – che ha comportato un grande lavoro da parte di tutti, sono state centinaia ogni giorno le ordinanze di quarantena obbligatoria, le notifiche di questi atti e nel frattempo dover gestire gli uffici in smart working. Ma non è stata l’unica emergenza – ha proseguito il primo cittadino - dopo poco tempo dal nostro rientro abbiamo avuto l’alluvione. Il quantitativo d’acqua che è caduto sulla città nella seconda decade di novembre non si era mai registrato dai primi del ‘900. Abbiamo dovuto affrontare una serie infinita di lavori di somma urgenza, prestare soccorso alle attività commerciali e soccorrere gli sfollati, facendo attenzione anche gli sfollati affetti da coronavirus».
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