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Elezioni a Lamezia, dietrofront di Mascaro e Zaffina: ricorreremo al Consiglio di Stato

Alla richiesta aderiranno gli assessori della Giunta e i consiglieri comunali di maggioranza, tutti attualmente esautorati dalla decisione dei giudici amministrativi

La sede del Comune di Lamezia Terme

Non solo il presidente del consiglio comunale Pino Zaffina ma anche il sindaco Paolo Mascaro chiederà al Consiglio di Stato la sospensiva della sentenza del Tar che ha sciolto il civico consesso per le irregolarità riscontrate alle elezioni comunali del novembre 2019. Naturalmente alla richiesta aderiranno gli assessori della Giunta e i consiglieri comunali di maggioranza, tutti attualmente esautorati dalla decisione dei giudici amministrativi. La decisione di richiedere la sospensiva è stata maturata in questi ultimi giorni in seguito alla presa di posizione dell’ex candidato a sindaco Silvio Zizza (Movimento 5 Stelle) che, a suo tempo, aveva fatto ricorso al Tar denunciando presunte anomalie e irregolarità nella tornata elettorale delle amministrative, di poco più di un anno fa. Dopo le verifiche effettuate dalla prefettura di Catanzaro, il Tar ha accolto parzialmente il ricorso e ha disposto nuove elezioni in 4 delle 78 sezioni cittadine. In seguito alla sentenza dei giudici amministrativi, il sindaco Paolo Mascaro e il presidente del consiglio comunale Pino Zaffina avevano dichiarato di non voler ricorrere al Consiglio di Stato ma di voler attendere fiduciosi la nuova tornata elettorale nelle 4 sezioni indicate dal Tribunale amministrativo regionale. A far cambiare idea al primo cittadino e al presidente del civico consesso è stata la decisione di Zizza di voler ricorrere al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento del voto in tutte le 78 sezioni elettorali della città.

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