La mancata riscossione, il contenzioso enorme sottostimato e l’utilizzo “a volte improprio” dei fondi vincolati. Sono gli ultimi quattro sindaci della città, quelli che hanno amministrato le casse dell’Ente che ormai viaggia a tappe forzate verso il secondo dissesto consecutivo, a riconoscere i mali atavici che attanagliano palazzo “Luigi Razza” dall’inizio di questo millennio. Elio Costa che ha amministrato due volte, Franco Sammarco, Nicola D’Agostino e Maria Limardo non hanno alcun dubbio sulle ragioni del profondo rosso. Disavanzo per il quale nessuno è riuscito a studiare una “terapia”, per una ragione molto semplice: da quando le risorse trasferite dallo Stato sono state tagliate dal 70% a circa il 20%, senza il contributo dei cittadini, abituati a non avere servizi e dunque pronti a sottrarsi con ogni mezzo al versamento delle imposte, la strada è stata segnata. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro