Nessuna “fumata” dal comignolo di Palazzo De Nobili. Non si è infatti tenuta la riunione che il sindaco Sergio Abramo aveva promosso convocando i maggiorenti e i capigruppo del centrodestra per individuare una strada condivisa da seguire fino alla fine della consiliatura. Prima il venir meno della partecipazione dei maggiorenti - Baldo Esposito, Piero Aiello, Domenico Tallini, Claudio Parente - ufficialmente in ragione di impegni e questioni personali. Poi la rapida ri-convocazione “a scartamento ridotto”, con un invito da parte del presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, rivolta però ai soli capigruppo consiliari (ovviamente di maggioranza). Ma anche in questo caso il vertice è saltato. Nessun impegno pregresso, stavolta, ma un accordo sostanzialmente (più o meno) condiviso: in sostanza, è stato il ragionamento, il chiarimento interno avrebbe dovuto toccare più livelli e farlo in assenza dei maggiorenti non avrebbe avuto molto senso. Ma, soprattutto, il chiarimento non sarebbe andato molto lontano senza il superamento delle tensioni e lacerazioni interne al centrodestra e anche in seno ad alcuni gruppi.
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