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"Basso profilo" a Catanzaro, "Cambiavento": "Ladri di democrazia, via dalla città"

La riflessione del movimento politico guidato da Nicola Fiorita sulla delicata fase politica nella città capoluogo di regione

Nicola Fiorita, leader di "Cambiavento"

"È come una garrota, stretta intorno al collo di Catanzaro e ogni giorno che passa sembra essere un giro di vite in più verso l’asfissia. L’immagine è cruenta ma purtroppo è quella che ci restituiscono le cronache quotidiane dell’inchiesta “Basso profilo” con le ramificazioni che si spingono pesantemente fin dentro il palazzo comunale. Scenari gravissimi che non risparmiano nulla e che ormai si aprono ben oltre i confini del malcostume politico da cortile o delle illegalità di piccolo cabotaggio. Fenomeni, questi, biasimabili ma circoscritti. No, qui c’è dell’altro, di molto altro e di una pericolosità estrema". E’ quanto afferma in una nota, il movimento civico “Cambiavento” guidato da Nicola Fiorita.

Il corpo sano della città rischia di essere minato nei suoi cardini fondamentali

"Non abbiamo fatto in tempo ad apprendere del sospetto di un probabile mercimonio di voti a suon di decine di migliaia di euro, trasversale, immondo, che potrebbe aver fatto strage di democrazia, che già il giorno dopo i giornali ci raccontano della disinvoltura con cui forse si sono aggiustati appalti da milioni di euro e di come il meccanismo truffaldino fosse all’ordine del giorno e significativamente collaudato. No, qui siamo bel oltre il rischio fisiologico che una pubblica amministrazione possa venire lambita da comportamenti anomali. Qui si è in presenza di un corpo sano, la Città, le sue Istituzioni, che rischia di essere minato seriamente nei suoi cardini fondamentali".

"Cambiavento sin dalla sua nascita ha denunciato con forza tale stato di cose e anzi, possiamo affermare che la necessità di un cambiamento radicale di tale stato di cose sia stato uno dei pilastri fondativi del nostro movimento insieme con una visione di governo cittadino che nella partecipazione più autenticamente democratica desse speranza, concretezza, visione, restituendo dignità a Catanzaro e ai catanzaresi. I fatti ci stanno dando ragione. Purtroppo o per fortuna, questo dipende da noi e da quanto saremo capaci di trasformare il momento drammatico in opportunità".

"Catanzaro - si legge ancora nella nota - vive oggi uno delle fasi più difficili della sua storia: le ombre lunghe delle inchieste, la sua massima istituzione elettiva ridotta a un campo di battaglia impraticabile per la democrazia, un sindaco costretto ad acquistare spazi sui giornali per raccontare la favola di una città moderna che non esiste, una cittadinanza che appare rassegnata sotto il peso delle troppe mortificazioni subite, l’emorragia dei giovani che non si arresta. Ma è proprio questo scenario ad imporci di reagire, per ritrovare il senso della nostra dignità e della nostra storia migliore.

Catanzaro ha dato più volte ampia prova di coltivare in sé grandi energie positive. In anni recenti è stata protagonista di esperienze politiche importanti ed è arrivata a sfiorare il cambiamento vero. E oggi sappiamo che quel cambiamento è stato negato grazie al controllo delle candidature, alla schedatura del voto, alla gestione degli appalti. Chi ci ha rubato la democrazia ci ha rubato anche il futuro.

La città -  si legge in conclusione - è attesa da importanti scadenze; le elezioni regionali sono dietro l’angolo, quelle comunali tra un anno. E come il resto del Paese siamo chiamati anche noi a pianificare concretamente la rinascita. Dobbiamo essere in grado di farlo da donne e uomini liberi. La garrota dovrà diventare solo un brutto ricordo. Cambiavento è qui, a fare la sua parte. Come il primo giorno, come sempre".

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