Dovrebbe finire in questa settimana l’astinenza da aula per il Consiglio comunale, le cui sedute sono state fissate per domani in prima convocazione e mercoledì in seconda. Le ultime due non hanno offerto un grande spettacolo per la maggioranza, che si è spaccata nella penultima sulla decisione di non rivotare dopo il pareggio per l’elezione del presidente del collegio dei revisori e ha fatto lo stesso anche in quella più recente, soffocata proprio in avvio con l’assenza del numero legale. Una doppia linea di frattura che ha attraversato gli schieramenti del centrodestra sia all’interno di alcuni che tra loro. Sarà interessante capire quale spirito pervaderà la maggioranza in questa seduta nella quale sarà chiamata a indicare il componente del collegio dei revisori senza urtare le varie suscettibilità. Scenari ai quali ormai ci si è abituati in questo mandato amministrativo partito nel giugno 2017 e caratterizzato da tensioni politiche in maggioranza, dettate principalmente dai vari appuntamenti elettorali: dalle provinciali alle regionali, passando per le politiche. Ora ci sono in vista sia le provinciali di metà mandato (per il rinnovo del solo Consiglio) il 28 marzo e le regionali dell’11 aprile (salvo rinvii per l’emergenza sanitaria).
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