«Forza Italia ha già lo sguardo proiettato al futuro della Città, ma ritiene che l’ultimo anno della legislatura non possa ridursi ad un semplice “tirare a campare” che aggraverebbe ancora di più i problemi di una comunità fortemente provata dalla pandemia e da una crisi di identità e di immagine che sarebbe stupido negare. Serve perciò un patto tra i partiti che metta fine alla confusione politica che si registra in Consiglio Comunale, dove gli unici fari certi sono i gruppi che fanno riferimento a partiti nazionali, Forza Italia e Udc». Lo ha affermato, in una nota, il coordinatore di Forza Italia Catanzaro, Ivan Cardamone.
«Senza nulla togliere all’importanza delle liste e dei gruppi civici, non può non essere sottolineata - ha proseguito - una situazione fatta di continue migrazioni, di adattamenti opportunistici, di personalizzazione dell’azione politica, tutti fenomeni che non fanno bene alla democrazia e non fanno bene all’Amministrazione. Così come non fa bene alla democrazia e all’Amministrazione la progressiva riduzione numerica dei gruppi di opposizione che ha nei fatti favorito la concentrazione del potere in poche mani. Forza Italia, anche attraverso la consultazione con l’UdC, rappresenta l’unico deterrente alla definitiva “balcanizzazione” di un Consiglio Comunale stravolto nella sua iniziale composizione e nemmeno conseguente sul piano delle scelte. Tanto per fare l’esempio più evidente, l’impegno elettorale profuso dal gruppo del sindaco Abramo a favore della Lega non si è tradotto nella naturale composizione di un gruppo consiliare. Sarebbe stato utile, anche perché la Lega è un partito alleato non solo nelle Regioni, ma anche nel Governo Draghi. Forza Italia, da parte sua, è un partito strutturato, con un gruppo consiliare che sta dimostrando correttezza e compattezza, con un gruppo dirigente cittadino, provinciale e regionale che è sempre stato dalla stessa parte, guadagnandosi stima e rispetto da parte dei vertici nazionali. Chi pensa di saltare il confronto con il partito locale, che ha costruito negli anni un consenso onesto e trasparente, commette un grosso errore. Non saranno improbabili contatti romani a cambiare l’ordine delle cose perché ora è il tempo della chiarezza e ognuno deve rispondere delle proprie scelte, passate e presenti».
Ecco perché il coordinatore di Forza Italia «ritiene indispensabile aprire un serrato confronto tra le forze politiche del centrodestra, che dovrà essere rapido e costruttivo per individuare le cose da fare. Abbiamo la possibilità di fare concrete cose senza proclami ed enfatizzazioni da campagna elettorale permanente. Noi ci siamo, a patto che ci siano lealtà e chiarezza».
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