«Il Centro Covid di Villa Bianca è quasi operativo». Questa la certezza arrivata dalla riunione dell’Unità di crisi nel corso della quale il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, è stato categorico: «Bisogna aprirlo al più presto». L’unità di crisi è stata già riconvocata per venerdì e sarà quella la sede nella quale probabilmente emergeranno altri e più dettagliati elementi di un iter avviato formalmente a novembre, ma rimasto intrappolato per mesi in ritardi e rinvii. Le polemiche d’altronde sono ancora tutte sul piatto perché il processo di selezione del personale al momento non risulta completato e c’è anche chi giura che la Protezione civile si stia muovendo a rilento per quel che concerne la conclusione dei lavori di adeguamento della struttura. Di certo c’è che non è stata ancora spostata neppure l’attività intramœnia, ma il mancato debutto della squadra che al quarto e al quinto piano di Villa Bianca gestirà i primi 40 posti-letto di un Centro da destinare a pazienti affetti da coronavirus che abbiano però superato la fase più critica è riconducibile al boom di candidature per le posizioni messe a bando.
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