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Crotone, vertenza Abramo: “Tesoro Calabria” dalla parte dei lavoratori

Tansi, Rocca e Campanella hanno manifestato la loro solidarietà ai circa 4mila dipendenti della stessa azienda

Il movimento civico Tesoro Calabria nelle persone del leader Carlo Tansi e in particolare dei candidati nella circoscrizione Centro alle Regionali dell'autunno venturo nelle fila della lista della coalizione arancione Calabria Libera Sonia Rocca e Antonio Campanella, che stanno seguendo il delicato caso dell’Abramo Customer Care molto da vicino, hanno inteso manifestare la loro solidarietà ai circa 4mila lavoratori della stessa azienda, di cui 1.200 della sola sede di Crotone, i quali da ottobre scorso vivono una situazione di forte preoccupazione in seguito alla presentazione dell’istanza di concordato preventivo dell'impresa del Gruppo Abramo al Tribunale di Roma.

Un patema d'animo insopportabile

«Migliaia sono infatti le famiglie - hanno affermato in un comunicato stampa Tansi, Rocca e Campanella - alle prese con il patema di un futuro assai incerto, o meglio carico di nubi, sotto il profilo delle tutele e della possibile, denegata ipotesi, della definitiva perdita del posto di lavoro. In ambito tecnico, va ricordato che i tempi di presentazione del piano concordatario sono stati prorogati al prossimo primo maggio. E dei due offerenti, il Fondo Heritage e System House, il primo si è defilato dall’offerta di affitto ponte d’urgenza e successivo acquisto dichiarandosi invece disponibile unicamente a partecipare a un’asta finalizzata al cosiddetto acquisto d’urgenza dell’azienda. Notizia che ha fatto notevolmente innalzare - ha proseguito la nota - il livello d'allarme tra le donne e gli uomini dell'azienda Abramo i quali, avantieri, hanno tenuto un sit-in pacifico per difendere il diritto all'occupazione, invocando azioni concrete in attesa del pronunciamento del Tribunale capitolino chiamato a pronunciarsi sulle garanzie lavorative derivanti dalle offerte pervenute. Noi, quindi, esprimiamo vicinanza a tutti loro, che negli anni hanno mostrato un elevato tasso di professionalità. Perché questa battaglia non è fondamentale soltanto per i diritti sociali ma pure per contrastare la desertificazione produttiva e industriale della nostra regione, in cui la pandemia ha ulteriormente aggravato i divari esistenti sul piano socioeconomico. Bisogna insomma accelerare i tempi, ricordando che le aziende in concordato preventivo non possono partecipare alle gare di rinnovo contrattuale, invitando al tavolo di Garanzia istituito dal consiglio comunale di Crotone le aziende interessate all’acquisizione dell'azienda. C’è altresì bisogno - ha concluso il testo - di un impegno concreto delle istituzioni nazionali, finora assenti. Parliamo, nello specifico, dei ministeri del Lavoro e del Mise affinché venga avviata una vertenza specifica regionale».

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