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Beni comuni, approvato a Vibo il regolamento per cura e gestione

Comune di Vibo Valentia

Il Consiglio comunale di Vibo Valentia ad unanimità ha approvato il Regolamento per la cura e la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei Beni Comuni che promuove forme di collaborazione con i cittadini e le associazioni, già adottato in Italia da circa 300 comuni. Il Regolamento, in attuazione dell’art. 118 della Costituzione sul principio di sussidiarietà orizzontale, introduce strumenti giuridici nuovi come “gli accordi e/o patti  di collaborazione” che innovano il diritto amministrativo con forme semplificate  di gestione condivisa tra Comune e cittadini attivi.

Chi sono i cittadini attivi?

Tutti i soggetti, singoli o associati  o comunque riuniti in formazione sociali, anche di natura imprenditoriale o a vocazione sociale, che si attivano per la cura, gestione e rigenerazione  dei beni comuni urbani.

Cosa sono i “beni comuni”?

I beni comuni sono i beni, materiali, immateriali e digitali, che i cittadini e l’Amministrazione riconoscono essere funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, all’interesse delle generazioni future;

 Cosa può fare il cittadino?

I cittadini singoli o associati, interessati a svolgere operazioni di cura, gestione condivisa e rigenerazione di beni e spazi comuni del territorio sottoscriveranno appositi patti di collaborazione” con l’Amministrazione Comunale.

«Il ricorso al concetto di cura”, deriva dall’ambito  familiare,ha dichiarato il Vicesindaco, Domenico Primerano che ha la delega alla cittadinanza attiva”,  al fine di evidenziare il particolare interesse, l’attenzione e la passione che contraddistinguono i cittadini attivi nello svolgimento di simili attività. Dobbiamo essere cittadini attivi custodi dei tesori che ci sono stati affidati dai nostri antenati per realizzare il sogno di una Comunità intera che si prende cura di se stessa rafforzando i legami di comunità, liberando le tante energie, producendo senso di appartenenza e di fiducia reciproca. Il valore aggiunto dell’impegno civico dei cittadini -  continua Primerano - è importantissimo in termini di maggiore coesione sociale. Questo diritto alla cura dei beni comuni è culturalmente difficile da mettere a fuoco, poiché in prima battuta viene confuso con il doversi prendere cura dei servizi pubblici. Non è facile pensare ad una nuova visione di cittadinanza  in cui i cittadini si fanno parte attiva ed esercitano il proprio potere e la propria responsabilità. Il Regolamento, come strumento di semplificazione dei rapporti di collaborazione tra amministrazione e cittadini, è da considerarsi molto utile proprio in un momento come questo, di pandemia  dove stanno emergendo situazioni di criticità di tipo, sociale, economico e psicologico, richiamando tutti alla responsabilità della cura della comunità locale. Il Consiglio comunale dopo un lungo lavoro nelle Commissioni Consiliari, con la fattiva partecipazione di ogni componente, senza colorazione politica, con la collaborazione delle  associazioni  ha approvato il regolamento con l’auspicio che possa diventare uno strumento utile in questo momento di grande criticità per sostenere tutte le forme di collaborazione e cooperazione di cui è evidente il bisogno, nel post pandemia da covid-19. Il confronto con i cittadini e le associazioni,  sarà  sperimentato sul territorio, per verificarne l’operatività, poi sarà aperto il confronto, e sulla base di quanto è stato fatto, saranno apportate tutte le modifiche e le integrazioni che saranno utili. Intanto con l’approvazione del Regolamento possono ufficialmente partire i patti di collaborazione con i cittadini singoli e associati e questi sarà un primo banco di prova importante».

«Sono molto soddisfatta che anche il nostro Comune abbia approvato il Regolamento per la cura e la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei Beni Comuni , ha dichiarato Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia, come tanti altri  Comuni d’Italia che su questi temi lavorano  da tanti anni. E’ importante avere un perimetro normativo che definisce quanto i cittadini, che hanno a cuore la propria città, possono fare, in forma singola o associata, per prendersi cura di spazi e luoghi del nostro territorio. Ancora di più esprimo soddisfazione- continua il Sindaco- per avere concretizzato un obiettivo importante del Patto con la Città firmato con le associazioni e i candidati a  Sindaco  nella  tornata elettorale di maggio 2019. Per cui quando un gruppo di cittadini si prende cura di un bene pubblico materiale o immateriale, quel bene diventa “bene comune “cioè un bene  nostro , di cui tutti a loro volta possono prendersi cura e soprattutto nel momento più difficile della storia della Repubblica dobbiamo fare comunità , darci reciprocamente fiducia e sentirci parte di uno stesso popolo. L’augurio e che questo Regolamento stimoli ad un impegno consapevole nei riguardi della nostra comunità e accresca il senso civico in tutte le Nuove Generazioni».

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