Il consigliere comunale «non è dotato di legittimazione attiva». Non lascia spazio a dubbi o interpretazioni la sentenza con la quale il Tar ha giudicato come «inammissibile» il ricorso presentato dal capogruppo di Obiettivo Comune Andrea Amendola (assistito dall’avvocato Adolfo Procopi) contro la delibera consiliare n° 5 dell’11 gennaio 2021, relativa alla procedura di nomina dell’organo di revisione economica finanziaria di Palazzo De Nobili. Si tratta della vicenda che ha visto in prima battuta il sostanziale “pareggio” tra due candidati a gennaio - Rosamaria Petitto e Vincenzo Maiellare - alla quale ha fatto seguito una seconda seduta nella quale è stato nominato Francesco Lacava (costituito in giudizio con l’avvocato Crescenzio Santuori). In mezzo, il venir meno dei requisiti in capo a Maiellare, riferito da Petitto in una nota inviata al Comune sollecitando la propria nomina, in quanto la sola candidata ad aver ricevuto più voti, e il parere che il segretario generale Vincenzina Sica ha chiesto al Viminale per capire come procedere in ordine all’impasse. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro