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Vibo, torna a galla il nodo dell’evasione. Le opposizioni pressano l’esecutivo

Una mozione per chiedere se il Comune abbia messo in atto tutte le misure

La sede del Comune di Vibo Valentia

Tasse troppo alte, evasione alle stelle, riscossione all’anno zero o quasi. Il leit motiv di palazzo “Luigi Razza” è questo ormai da alcuni anni e sarebbe difficile attendersi un’inversione di tendenza proprio mentre la città sta per uscire da un anno di pandemia che ha letteralmente messo in ginocchio la popolazione. Ad ogni modo, mentre il tempo del bilancio di previsione si avvicina, i consiglieri di opposizione hanno presentato nella giornata di ieri una mozione per capire se l’Ente abbia messo in atto o meno i provvedimenti richiesti dal Piano di riequilibrio finanziario, ancora in attesa di una definitiva valutazione da parte della Corte dei conti. La mozione presentata dal capogruppo Cinquestelle Domenico Santoro e sottoscritta da Silvio Pisani (M5S), Pietro Comito (Concretezza), Marco Miceli e Giuseppe Policaro (Vibo democratica), Laura Pugliese (Misto), Stefano Luciano e Stefano Soriano (Pd) e Lorenza Scrugli (Vibo da Vivere). Il monito è chiaro: «L’amministrazione – scrivono gli eletti – deve intensificare la lotta all’evasione dei tributi comunali con l’intento di far aumentare nel 2021 almeno del 30% le entrate, mettendo in atto progetti e/o procedure specifiche».

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