La certezza, nel day after del tanto atteso verdetto del Consiglio di Stato, è che la sentenza che ha chiuso definitivamente la contesa sulle elezioni del novembre 2019 scontenta tutti. Non possono esultare l’ex aspirante sindaco Silvio Zizza e i parlamentari 5 Stelle che lo hanno sostenuto: l’organo di massimo grado della giustizia amministrativa ha bocciato in toto la loro richiesta di annullare integralmente il risultato delle amministrative che ha sancito la vittoria e il secondo mandato da sindaco di Paolo Mascaro. E non gioisce nemmeno quest’ultimo che, assieme al presidente (sospeso) del consiglio comunale Peppino Zaffina, aveva chiesto l’annullamento della sentenza del Tar che ha ordinato di rivotare in 4 sezioni e provocato la sospensione dell’amministrazione comunale eletta un anno e mezzo fa. Hanno poco da rallegrarsi anche i cittadini, al netto degli ultras delle varie fazioni, perché lo stesso Consiglio di Stato ha sì confermato che si deve tornare al voto nei 4 seggi in cui sono emerse irregolarità, ma ha anche di fatto ammesso che tutto ciò sarà inutile perché, com’era già noto a tutti, il vantaggio di Mascaro nelle altre 74 sezioni – il cui risultato è ora dichiarato definitivamente valido – non è messo minimamente in discussione da qualsiasi esito possa venire fuori dal nuovo voto nei 4 seggi.
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