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Catanzaro, Comune: “balla” l’intesa del 2017

La mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio Polimeni scompiglia il quadro politico. Colpire l’esponente di Catanzaro da Vivere metterebbe a rischio il centrodestra. Il mini-rimpasto di Giunta è stato fatto rispettando i canoni di quell’accordo

La mozione che avrebbe nel mirino l’ufficio di presidenza di Palazzo De Nobili potrebbe arrivare a mettere in discussione l’intesa elettorale che nel 2017 ha portato all’avvio dell’esperienza amministrativa dell’Abramo quater. Se al momento tutto è infatti avvolto dall’aura dell’indiscrezione, che quel documento stia circolando trasversalmente pare ormai essere assodato. Anche se i riscontri sarebbero ancora tutti da verificare. Ma andando a osservare quello che sarebbe l’obiettivo del documento, del quale non sono stati resi noti i contenuti e le motivazioni, verrebbe fuori uno scenario politico in forte evoluzione. Mettere in discussione la presidenza di Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere) e la vice presidenza di Roberta Gallo (ex capogruppo di Forza Italia ora nel gruppo misto) significherebbe in effetti disconoscere il ruolo della componente civica della coalizione, ovvero Catanzaro da Vivere (il movimento di Piero Aiello e Baldo Esposito). “Colpire” Polimeni avrebbe questo significato qualora tra i firmatari della mozione la componente di maggioranza fosse cospicua. E ciò avverrebbe a pochi giorni da un mini-rimpasto di Giunta fatto invece proprio nel pieno rispetto di quel patto del 2017 che sanciva il numero di assessori di Forza Italia in seno all’esecutivo comunale.

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