Le short list che prima vengono trasformate dalla burocrazia dell’Ato vibonese in graduatorie e, in piena estate, neanche riescono a partire, tanto che – per problemi organizzativi – i colloqui vengono rinviati, continuano ad animare il dibattito in seno all’Aula del Consiglio comunale. Anche quella di ieri è stata una giornata di confronto (si fa per dire) a muso duro, tra parti contrapposte. Con le opposizioni, nella fattispecie Lorenza Scrugli di “Vibo da Vivere”, a tentare di far emergere alcune anomalie e la maggioranza a difendere l’operato degli uffici. Tensione divenuta palpabile quando l’ex assessore alle Politiche sociali ha rammentato agli eletti come «prima sono state “mandate a casa” undici assistenti sociali delle sedici (individuate sulla base delle dimensioni dell’Ato), peraltro vincitrici di un bando che prevedeva sedici e non cinque figure per l’Ambito socio-assistenziale e, poi, sono state create le short list oggi sospese perché non c’è la possibilità di tenere a breve i colloqui dei professionisti». Il tutto mentre «si ritarda – ha sbottato la Scrugli – l’avvio delle procedure concorsuali per il prossimo anno». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro