Molte saracinesche, sul corso principale di Vibo Valentia, restano ancora chiuse. Tanti lavoratori vivono il dramma della cassa integrazione che a breve potrebbe trasformarsi in licenziamento. I servizi languono anche perché sempre meno contribuenti pagano i tributi non avendo alcuna entrata da ormai un anno abbondante. Ebbene, dinanzi a questo quadro drammatico, figlio delle conseguenze della pandemia da Covid 19, c’è una sola isola felice in città. Ed è il palazzo municipale, dove nessuno si fa mancare alcunchè. A cominciare dagli eletti, per i quali la città continua a sborsare fior di quattrini.
Nei giorni scorsi è arrivata anche la “parcella” per il mese di giugno. Dal gettonificio dell’ente sono stati deliberati 24.155 euro, dai quali sono stati detratti 910 euro da destinare in beneficienza, per come richiesto da un consigliere comunale, Elisa Fatelli, che ha deciso di rinunciare al proprio compenso.
A calcoli fatti, l’assemblea cittadina e gli eletti, tutti solerti a prendere parte alle commissioni e a sostituire gli assenti con perfetto tempismo, percepiscono mediamente poco meno di 800 euro mensili. E il consiglio, stando anche ai dati degli anni precedenti, e senza includere la giunta e il sindaco, costa poco meno di 300mila euro annui.
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