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Catanzaro, il sindaco Abramo teme per il futuro dell’Università Magna Graecia

In Consiglio ha ribadito i rischi per Medicina e per l’ateneo senza l’integrazione delle Aziende ospedaliere. L’Udc lascia l’aula: «Partiti e forze civiche di maggioranza navigano a vista»

Da lunedì si farà sul serio. Stavolta l’appello del sindaco Sergio Abramo per salvare l’università non è caduto nel vuoto. Il passaggio chiave dell’integrazione delle Aziende ospedaliere cittadine è sempre lo snodo centrale dal quale passa la salvezza della facoltà di Medicina e, quindi, dell’ateneo che proprio sulla sanità ha puntato in maniera massiccia.

Le voci, ma soprattutto gli atti ufficiali, che arrivano dall’Unical non lo rassicurano affatto e ieri in Consiglio comunale ha quasi urlato al microfono dell’aula di Palazzo di Vetro invitando i consiglieri ad attivarsi immediatamente su questo fronte. Certo, lo ha fatto anche bacchettando i rappresentanti dell’assise e invitandoli a occuparsi di argomenti più “alti” che le questioni di quartiere, ma se l’appello lanciato anche nei precedenti Consigli era finito lì, stavolta c’è un impegno confermato dal presidente del Consiglio Marco Polimeni che ha invitato i consiglieri a muoversi subito e già da lunedì si partirà con un documento che già l’aula aveva approvato: «Non possiamo permetterci che qualcuno possa nicchiare su questa vicenda» ha affermato spiegando che quel documento sarà sottoposto anche ai parlamentari calabresi e ai consiglieri regionali.

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