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Catanzaro, candidature alla stretta finale

Gli schieramenti limano i dettagli. Nel centrodestra Udc alle prese con il nodo del ritiro di Sergio Costanzo

Sergio Costanzo

Il tempo stringe e i posti disponibili sono sempre di meno. Così, tra sgomitate e spintoni (entrambi metaforici) si va consumando la formazione delle liste per le elezioni regionali del 3 e 4 ottobre prossimi. Incontri, telefonate più o meno roventi, comunicati incrociati, smentite e richiami all’ordine stanno caratterizzando l’avvio di una campagna per l’appuntamento elettorale d’autunno che per la prima volta vedrà anche l’introduzione della doppia preferenza di genere, per garantire una più cospicua presenza femminile in seno a un Consiglio regionale finora quasi talebano nella sua composizione.
Nel capoluogo ha destato scalpore nelle ultime ore il ritiro della candidatura dalle file dell’Udc di Sergio Costanzo, che ha respinto quelle che ha definito «manovre “strane” calate dall’alto», in riferimento alla candidatura per lo Scudocrociato di Baldo Esposito, consigliere regionale uscente eletto a a suon di preferenze (diecimila circa) nella lista Santelli Presidente. Sulla decisione di Costanzo il segretario provinciale dell’Udc Giovanni Merante si è detto «profondamente amareggiato dal ritiro della sua candidatura» riservandosi di intervenire nei prossimi giorni sulla vicenda complessiva; ieri d’altra parte l’Udc si è riunito con Lorenzo Cesa a Lamezia Terme e probabilmente anche questo sarà stato uno degli argomenti in discussione.

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