Se il passaggio del “mini” voto in 4 sezioni non ha minimamente inciso sulla geografia politica che si riflette nella composizione del consiglio comunale e sull’ossatura tecnica della Giunta guidata da Paolo Mascaro, un effetto diverso potrebbero averlo le concomitanti elezioni regionali. Per capirlo bisognerà aspettare la prima seduta del civico consesso che dovrebbe tenersi tra fine ottobre e i primi giorni di novembre. In quell’occasione il sindaco, tornato in sella dopo 10 mesi di commissariamento, dovrà comunicare la composizione dell’esecutivo, di cui cinque componenti su sette sono stati già riconfermati, mentre l’assemblea dovrà procedere alla costituzione dei gruppi consiliari e all’elezione del presidente del Consiglio. C’è poi da riempire la casella della Presidenza del consiglio che fino al commissariamento era appannaggio di Pino Zaffina. Quest’ultimo si è candidato alle Regionali con Forza Italia ma le 1404 preferenze ottenute in città (quasi 3mila nell’intero collegio) non gli sono bastate per centrare l’elezione.
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