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Comune di Vibo, si “glissa” sul dissesto

In Consiglio non trova spazio la discussione sulla bocciatura del Piano di riequilibrio e si scatena la polemica

Nulla da fare neanche ieri. Della bocciatura del Piano di riequilibrio e del secondo probabile dissesto finanziario il Consiglio comunale non ha inteso parlare. Argomento rinviato ad un’apposita seduta straordinaria, che verrà convocata nell’arco di una settimana – per la giornata odierna è fissata una Conferenza dei capigruppo, per affrontare la delicata quaestio. Ma sono state comunque scintille, nel corso della pubblica assise andata in… scena a palazzo “Luigi Razza”. Con i problemi reali nascosti sotto la coperta cortissima delle beghe personali e delle divagazioni (in)utili pressoché a nessuno. A fare la voce grossa, sono state ancora una volta le opposizioni. Prima Laura Pugliese (Gruppo Misto), poi il capogruppo del Pd Stefano Luciano hanno espresso «indignazione» per il modo in cui l’Ente «è stato considerato da un organismo giurisdizionale di caratura regionale, non per responsabilità dei cittadini, del Comune, ma del sindaco che ha fatto passare la bocciatura del delicato strumento finanziario come una situazione creata dalle opposizioni o dalla stampa». Parole forti quelle di Luciano che ha richiamato il capo dell’esecutivo al «rispetto dei poteri dello Stato e delle istituzioni». Apriti cielo. Il primo cittadino, respingendo le accuse al mittente, ha ricondotto «l’astio e il livore di Luciano alla sconfitta elettorale». E il capogruppo dem, a quel punto, è ripartito come un treno: «Le ricordo che lei è stata la terza scelta – ha sbottato Luciano – sostenuta da un patto trasversale, messo a punto con sistemi e modalità poco chiare. Un sistema che stanno facendo riconoscere gli atti processuali, rispetto al quale io ho voluto marcare una differenza. D’altronde, lei non è più credibile – ha concluso Luciano – visto che avrebbe voluto fare l’assessore regionale e le è stato negato proprio perché rappresenta il sistema Vibo». Accuse pesantissime e dardi infuocati, mentre il capogruppo di Forza Italia Antonio Schiavello interveniva per ricordare «che non abbiamo timori, né diciamo bugie perché su bilanci, carte, errori e conti, dopo 15 anni, questa amministrazione è pronta a confrontarsi e a sfidare la minoranza».

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