"C'è soddisfazione per il lavoro fatto nell’ultimo anno. Iniziamo a cogliere il frutto di un lavoro di semina che è stato difficoltoso e impegnativo". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso dell’incontro con i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, per il tradizionale scambio di auguri di fine anno.
"Si aprono sempre più cantieri e impegniamo sempre più risorse - aggiunge -. Vogliamo anche lanciare alcune sfide, come quella della transizione ecologica, ci siamo candidati come una delle più importanti regioni green dell’Italia soprattutto con l'idrogeno. È una ambizione che abbiamo condiviso col ministro Roberto Cingolani, ci sono le condizioni per farlo. In Sicilia arriveranno 30 miliardi di euro da diversi fondi e hanno bisogno di progetti, alcuni in tempi brevi, altri a media scadenza. Dobbiamo adoperarci affinché la Regione possa dotarsi dei progetti necessari. Talvolta abbiamo lavorato per infrastrutture che erano di competenza del governo".
Il nodo covid e la zona gialla sempre più vicina
"Parlare di Covid in questo contesto è superfluo, se ne è parlato abbondantemente nelle ultime ore" ha continuato Musumeci sempre nel corso dell’incontro con i giornalisti a Palazzo d’Orleans. "C'è stata una crescita vertiginosa dei contagi e adottare misure serve per rispondere a una domanda da parte del territorio - aggiunge -. Sono aumentate le prime dosi e c'è un’opera di conversione da parte di chi sembrava irriducibile. Stiamo cercando di vaccinare quante più persone possibile. Stiamo valutando nuovo personale per gli hub, visto che eravamo abituati a numeri diversi. La variante Omicron è veloce ma non è così violenta come il virus della prima fase. Non siamo ancora in zona gialla ma potremmo esserlo in qualsiasi momento, i parametri sono ai limiti. La comunità siciliana ha rispettato le norme".
Prudenza a Capodanno
«Evitiamo che a Capodanno si faccia l’errore dello scorso anno e che poi ci ha costretti a restare in zona rossa per oltre un mese. Serve prudenza, mai come in questo caso». E’ l’appello che Musumeci ha lanciato a margine del tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti stampa a Palazzo d’Orleans, a Palermo. «Siamo convinti non di restare in zona bianca, perché nessuna regione in Italia lo sarà purtroppo, ma di potere contenere la diffusione del virus - ha continuato - e tutti i problemi che questa comporterebbe cominciando dalla chiusura delle attività economiche: non ce lo possiamo permettere».
I problemi all'interno del centrodestra
Il Governatore, però, ha parlato anche di politica: «A Palazzo d’Orleans c'è una coalizione unita - ha aggiunto - l’affinità degli obiettivi ci consente di superare le difficoltà. Ci aspetta una stagione ricca di sfide che vede la coalizione di governo particolarmente impegnata in una unità che non è fittizia. Miccichè - continua il Governatore - dice che rendo più difficile la mia ricandidatura? Me ne assumo le responsabilità (ride, ndr)". E su un possibile vertice di maggioranza Musumeci afferma: "Lo abbiamo tenuto ogni anno, lo convocherò per definire alcuni disegni di legge per concordare quali possono essere prioritari - aggiunge -. Il mio dialogo con i singoli partiti è frequente e proficuo. Penso che sia giusto all’inizio del nuovo anno di convocare un nuovo incontro con i segretari dei partiti. Il rapporto con gli assessori è un rapporto con i partiti che li esprimono. Questa coalizione lavora nell’unità. Non abbiamo dovuto sostituire 59 assessori, neppure 40, 30 o 10, serve ancora qualche altra prova concreta per dimostrare che l’unita non è fittizia?. Con il carattere che mi ritrovo e gli assessori che rimangono per 5 anni c'è un rapporto di assoluta lealtà», ha sottolineato.
«Il mio obiettivo in questi quattro anni è stato quello di tenere unito il centrodestra e credo di esserci riuscito. Dopo nove anni di laceranti divisioni abbiamo riunito il centrodestra e questa coalizione, che rappresenta la maggioranza del popolo siciliano, è rimasta unita, il mio compito è questo e se dovessero esserci fughe in avanti ognuno si assumerà la responsabilità di quello che determinerà» ha detto ancora rispondendo a una domanda sulla ricandidatura a governatore. Musumeci, citando il suo predecessore ha ricordato che «l'elezione di Crocetta fu frutto del centrodestra e non del centrosinistra. Se l’esperienza deve servire credo che tutti dobbiamo farne tesoro», ha aggiunto.
I fondi per i 9 musei siciliani
"I nostri musei sono più tristi di un cimitero a mezzanotte. È una situazione vergognosa. Non vengono ammodernati da almeno 20 anni". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso dell’incontro con i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, per il tradizionale scambio di auguri di fine anno. "Abbiamo destinato 24 milioni - aggiunge - per ammodernare nove musei regionali: la gara dopo due anni non è ancora stata svolta. Non appena saranno appaltati i lavori i musei potranno essere degni di questo nome, ad esempio la casa natale di Pirandello. Non c'erano i bagni, i disabili non potevano andare al primo piano, c'erano 18 gradini. Aveva un aspetto tetro, 20 dipendenti e nessuno che sapesse parlare in lingua straniera. L’ho fatto chiudere e recuperato un progetto e aggiungendo risorse, lo abbiamo riaperto con tutti i crismi. Ci sono i servizi per i disabili, le indicazioni e tutto il resto. Sui beni culturali bisogna cambiare registro, basta autoreferenzialità. Serve gente in grado di portare milioni di visitatori. Questa terra non cambierà mai se nessuno va controcorrente, dovremmo essere un modello europeo".
L'affondo contro il Governo: 40 anni di abbandono
«La condizione delle Ferrovie in Sicilia è lo specchio di oltre 40 anni di vergognoso abbandono da parte dei governi che si sono alternati a Roma. In materia di dotazione infrastrutturale c'è stata una latitanza dei governi nazionali, lo voglio dire senza mezzi termini». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ai giornalisti durante la conferenza stampa di fine anno. «Le novità che avete notato negli ultimi anni - ha aggiunto - sono essenzialmente dovute all’azione incalzante e costante che il nostro governo ha esercitato su Rfi e Trenitalia attraverso l’impegno di tutti».
Lo sblocco dei concorsi
"È stato fondamentale sbloccare i concorsi ed entro la primavera la regione potrebbe formalizzare le prime assunzioni - ha detto ancora - Abbiamo indetto un bando per 1200 assunzioni di giovani che potranno mettere a frutto i loro studi e metterli a disposizione della loro regione", sottolinea il governatore.
Il ruolo della stampa
«L'informazione plurale per noi è una garanzia e ci stimola quando i giornali incalzano senza pregiudizi. La stampa ha un importante ruolo di responsabilità. Abbiamo ricordato al nuovo presidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia che abbiamo portato avanti e voluto il concorso per l’ufficio stampa della presidenza della Regione per restituire dignità lavorativa e ruolo al giornalismo professionale e restituire alla Regione Siciliana un gruppo di professionisti che potessero garantire una informazione non affidata alla improvvosazione» ha detto ancora stamattina ai giornalisti poi ha criticato il taglio dei tg regionali della notte previsto dai vertici della Rai: «Avremo una interlocuzione con il direttore generale, e con il presidente per sollecitare la questione e fare in modo che si possano realizzare in Sicilia anche programmi».
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