Provvedimenti decisivi per la sanità calabrese varati dalla maggioranza in Consiglio regionale, senza passare per le commissioni e senza un dibattito preliminare: il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, assieme a Bruno Talarico, segretario regionale di Fp Cgil, e a Santo Gioffrè, ex commissario Asp di Reggio Calabria, ha spiegato i motivi del voto contrario alla nascita dell’Azienda zero e alla fusione per incorporazione dell’Ao “Pugliese-Ciaccio” con la Aou “Mater Domini”.
«La maggioranza, con la tempestività dell’approvazione della legge, senza passare dal dibattito in commissione – ha spiegato Mammoliti – non ha dato la possibilità di aprire una discussione sui provvedimenti che non ci vedono contrari nella sostanza, ma rispetto ai quali abbiamo mosso delle osservazioni. Una fra tutte – ha sottolineato il consigliere regionale – l’assenza di una rappresentanza, nella commissione prevista dalla legge regionale, dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio”, mentre è prevista sia quella dell’Università che della Regione: per noi è una mortificazione della dignità delle professionalità dell’Azienda ospedaliera». Ma tra i motivi del no espresso in aula, ci sono anche ragioni politiche e di natura democratica.
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