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Catanzaro, dubbi del Pd sull’integrazione degli ospedali. E su Azienda zero: «Siamo preoccupati»

Il consigliere regionale Mammoliti critica le modalità di approvazione della legge

Antonio Viscomi, Marco Rotella, Raffaele Mammoliti ed Ernesto Alecci

Provvedimenti decisivi per la sanità calabrese varati dalla maggioranza in Consiglio regionale, senza passare per le commissioni e senza un dibattito preliminare: il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, assieme a Bruno Talarico, segretario regionale di Fp Cgil, e a Santo Gioffrè, ex commissario Asp di Reggio Calabria, ha spiegato i motivi del voto contrario alla nascita dell’Azienda zero e alla fusione per incorporazione dell’Ao “Pugliese-Ciaccio” con la Aou “Mater Domini”.
«La maggioranza, con la tempestività dell’approvazione della legge, senza passare dal dibattito in commissione – ha spiegato Mammoliti – non ha dato la possibilità di aprire una discussione sui provvedimenti che non ci vedono contrari nella sostanza, ma rispetto ai quali abbiamo mosso delle osservazioni. Una fra tutte – ha sottolineato il consigliere regionale – l’assenza di una rappresentanza, nella commissione prevista dalla legge regionale, dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio”, mentre è prevista sia quella dell’Università che della Regione: per noi è una mortificazione della dignità delle professionalità dell’Azienda ospedaliera». Ma tra i motivi del no espresso in aula, ci sono anche ragioni politiche e di natura democratica.

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