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Vibo, congresso Pd: si profila una corsa a due. Tassone pronto a fare un passo indietro

Non si placano le tensioni tra le correnti dem per la guida della Federazione provinciale. Il dietrofront dopo l’incontro con Irto. Restano in gara Di Bartolo e Rizzo. Per la segreteria cittadina invece confermata la sfida tra Colelli e Gioia

Antonio Carchedi, Antonio Viscomi, Enzo Insardà, Antonino Schinella, Michelangelo Mirabello e Sergio Rizzo

Il tempo stringe. Mancano ormai poche ore alla chiusura della presentazione delle candidature per il congresso provinciale e cittadino del Partito democratico e le fazioni, da giorni in lotta, non hanno ancora terminato un confronto che è da due giorni nelle mani del neo-segretario regionale Nicola Irto.
In realtà, l’unico vero dubbio è costituito dalla possibilità che Luigi Tassone, ex consigliere regionale, decida se presentare una sua candidatura o quella di un uomo a lui vicino, nei giorni scorsi si era parlato del sindaco di Arena Antonino Schinella, oppure si adegui al “patto” di Lamezia, siglato dall’ex commissario regionale Stefano Graziano, con il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il parlamentare Antonio Viscomi, il capogruppo in Consiglio comunale nel capoluogo Stefano Luciano. E, Tassone, che in un primo momento aveva sottoscritto quell’accordo, a seguito della definizione degli equilibri in seno alla segreteria, con la nascita della direzione e dell’assemblea regionale, aveva pensato di fare un passo in avanti, incoraggiato dai suoi sostenitori e tentare ugualmente di “superare” quel patto calato dall’alto che aveva portato alla candidatura di Giovanni Di Bartolo, sostenuto dall’ex commissario dem, in nome di un’unitarietà del Pd che, però, già la candidatura di Sergio Rizzo aveva mandato in malora.

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