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Lamezia, riflettori accesi sul campo rom

Summit alla Cittadella presieduto dal presidente Occhiuto insieme ai rappresentanti di Comune e Aterp

La volontà c’è. È anche la convergenza istituzionale. Forse è la volta buona per lo sgombero del campo rom di Scordovillo. Di questo si è parlato a lungo ieri pomeriggio alla Cittadella regionale: riuniti intorno al tavolo il governatore della Calabria Roberto Occhiuto, affiancato dall’assessore alle politiche sociali Minasi, il direttore del Dipartimento Programmazione Nicolai, il capo di Gabinetto Vigna, il consigliere regionale Pietro Raso e il deputato della Lega Domenico Furgiuele. Presente anche una rappresentanza dell’amministrazione comunale, composta dal sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, dal vicesindaco Antonello Bevilacqua, dall’assessore comunale alle politiche sociali Teresa Bambara e la presidente della commissione politiche sociali Antonietta d’Amico. L’incontro fa seguito a un percorso intrapreso già da tempo e che ha visto la collaborazione tra le Istituzioni, per cercare di solvere un problema che si trascina ormai da anni. Un percorso che non sarà comunque facile, in quanto dovrà essere meno “traumatico” possibile per le famiglie. Nel corso della riunione si è discusso a lungo sulla problematica del campo rom e soprattutto sulle modalità con cui procedere. Così come sono state messe sul piatto alcune problematiche che dovranno essere valutate in modo più approfondito. Da qui la decisione di aggiornare il tavolo tecnico tra quindici giorni.

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