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Partito democratico a Catanzaro, Rotella ritira la candidatura: "Faccio un passo indietro"

Il giovane candidato ha deciso di non correre più alla carica di segretario cittadino "per evitare contrapposizioni interne per il bene comune e l'unità. Ora pensiamo alle amministrative"

“Faccio un passo indietro alla mia candidatura da segretario cittadino”, lo ha dichiarato Marco Rotella che, con una lettera, ha annunciato la decisione di ritirarsi dalla corsa alla guida del Partito Democratico a Catanzaro.
La posizione è chiara: “L'obiettivo è concentrare il lavoro del Pd sul percorso verso le prossime amministrative, che deve vederci andare tutti nella stessa direzione unitaria e di un campo largo come quello che si è iniziato a costruire e per il quale vanno superate, da subito, contrapposizioni congressuali e trovata una sintesi a livello cittadino come a quello provinciale e regionale, perché Catanzaro ha e deve avere rilevanza regionale e nazionale. Ed è con questa priorità che intendo investire il mio sforzo politico nei prossimi mesi insieme a quello delle persone che mi hanno sostenuto e che hanno avviato un percorso inclusivo nell’anno trascorso”.

“Catanzaro è alla vigilia di una competizione elettorale importante e solo uniti e scevri da ogni logica di tatticismo potremo affrontarla – ha aggiunto Rotella -. I nostri "avversari" stanno dall'altra parte e sono coloro che contrastano i nostri valori derivanti dalla resistenza, valori democratici, progressisti e antifascisti.
A tal fine bisogna continuare a lavorare con determinazione e dignità per proseguire, con nuovo e ulteriore vigore, sul progetto di centrosinistra, che si è costruito per Catanzaro. Come classe dirigente del Partito Democratico dobbiamo avere il giusto senso di responsabilità ed evitare contrapposizione e personalismi. Atteggiamenti che non mi appartengono e a cui non mi presterò mai e che si contrappongono alla "rigenerazione" del Partito Democratico, indicata dal nostro segretario regionale, Nicola Irto”.

Una scelta, quella di fermarsi, perché “sono abituato a ragionare con il "noi" e non con l'”io" – ha concluso - e su questo presupposto il mio contributo sarà quello di fare strada insieme e uniti”.

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