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Corte dei Conti, Loizzo: “Sanità calabrese cambierà dopo la malagestione”. Pd allarmato

“Quanto comunicato ieri dalla Corte dei conti sul doppio pagamento di fatture in alcune Asp calabresi e sulle mancate indennità ai medici è lo specchio di gestioni scellerate che dobbiamo lasciarci alle spalle definitivamente”.
Lo afferma Simona Loizzo, capogruppo della Lega in consiglio regionale. “Spetterà alla giustizia fare chiarezza sui presunti illeciti - dice Loizzo - ma spetta alla politica farsi carico della necessità di cambiare definitivamente con le stagioni degli sprechi che hanno solo colpito medici e pazienti non consentendo di poter erogare i servizi.

Sono certa che la stagione del cambiamento sia iniziata per la sanità calabrese anche se il cammino non è semplice e non può essere breve. Come medico prima che come esponente istituzionale - aggiunge ancora Loizzo - sento particolarmente la necessità di chiudere pagine buie della nostra sanità determinate da commissariamenti fallimentari.
Su questo tema oltre che sul rispetto assoluto della legalità - conclude Loizzo - è d'obbligo che vi sia condivisione da parte di tutte le forze politiche e sociali della nostra regione”.

Pd allarmato

«Desta profonda preoccupazione il dato contenuto nella relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti relativo alla spesa dei fondi destinati all'emergenza Covid».

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale chiede che venga fatta chiarezza sulla grave irregolarità segnalata dai magistrati contabili.

«Secondo quanto esposto nella relazione della Corte dei Conti – affermano i consiglieri del Pd Nicola Irto, Ernesto Alecci, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Raffaele Mammoliti- nel 2021 la maggior parte delle risorse assegnate per l'emergenza Covid, pari ad 115 milioni di euro, non sono state utilizzate, in quanto ben 77 milioni sono ancora accantonati nei bilanci delle Aziende. Secondo i magistrati, è mancata un'adeguata tempestiva pianificazione, perché alcuni interventi programmati si concluderanno a 2022 inoltrato e anche nel 2023. Pertanto si tratta di un'emergenza che proseguirà nei prossimi anni e che il governo regionale non ha ancora affrontato».

«Uno spreco incomprensibile – dicono ancora i consiglieri – se poi si valuta anche lo stato in cui versa la sanità calabrese nel suo complesso e che evidenzia una superficialità di gestione posta in essere durante l'emergenza che non può non essere stigmatizzata».

«La Corte dei Conti più in generale poi offre un quadro di caos contabile nel comparto sanitario che non lascia ben sperare per il futuro. Per questo avevamo chiesto all'avvio della legislatura che venisse compiuta una ricognizione complessiva della situazione, per dare poi il via ad una riforma di sistema che possa mettere in ordine i conti e dare una sterzata alla gestione con l'obiettivo di rendere i servizi sanitari efficienti e optare in maniera decisa per una sanità pubblica che sappia fare dei servizi di prossimità il proprio punto di forza».

«In ogni caso – concludono i consiglieri del Pd – non si può proseguire a rimanere in una situazione di inerzia: è indispensabile chiarire subito le ragioni per le quali le risorse destinate all'emergenza Covid sono ancora disponibili e non spesi e attraverso quali strumenti si possa procedere rapidamente a investirli per recuperare il terreno perduto. L'emergenza non è ancora finita e occorre che si faccia tutto il necessario per essere nelle condizioni di potere affrontare nuove ondate di contagio».

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