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Lamezia, tutte le «incongruenze» dei Contratti istituzionali di sviluppo evidenziate dagli esclusi

Selezionati 110 Cis. «Poca chiarezza nella preselezione regionale»

La sede della Regione Calabria a Catanzaro

Si chiamano Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) è sono strumenti utilizzati per la valorizzazione dei territori, attraverso investimenti che si sviluppano in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedono un approccio integrato; opere infrastrutturali di rilievo nazionale, interregionale e regionale, funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese. In particolare, i Cis si basano su accordi tra le Amministrazioni centrali, quelle regionali e locali e i soggetti attuatori.
In Calabria l'Agenzia per la Coesione territoriale insieme alla Regione Calabria ha selezionato 110 interventi a priorità alta, che riceveranno subito un finanziamento pari a 226,97 milioni di euro; poi ci sono 318 progetti a priorità media e, a seguire, i 462 a priorità bassa, che saranno finanziati a seguito di ulteriori disponibilità di risorse. Una selezione che però non piace a molti amministratori locali che si sono visti “bocciare” i proprio progetti, alcuni anche uguali ad altri Comuni che invece i fondi li hanno ottenuti.
In particolare, quello che lamentano gli amministratori esclusi è che non troverebbe riscontro il criterio sostenuto in conferenza stampa di «immediata cantierabilità degli interventi selezionati», poiché in molti casi si è in presenza di «una progettazione non matura, talvolta addirittura consistente in progetti preliminari (fattibilità tecnica ed economica) o studi di fattibilità».

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