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Catanzaro, porte chiuse al dialogo sulla Presidenza del Consiglio comunale

I due schieramenti consiliari vanno avanti sulle figure di Gianmichele Bosco ed Eugenio Riccio

Si sapeva che sarebbe stato uno scenario complesso ma, forse, nessuno si aspettava che a metà agosto il Consiglio comunale venuto fuori dalle urne il 12 giugno (poi ulteriormente “limato” al secondo turno) sarebbe stato ancora senza presidente. Certo, l’amministrazione può andare comunque avanti ma non è tanto la figura istituzionale a mancare, quanto la definizione di un’area di governo certa e solida.
In effetti il ragionamento non può trascurare il fatto che ad oggi lo scenario numerico in aula è rimasto sostanzialmente immutato, con l’opposizione ancora in possesso della maggioranza dei consiglieri - salvo alcune (poche) posizioni aperturiste - e l’area di governo con numeri ancora da irrobustire per giungere almeno a quota 17. Il passaggio dell’elezione del presidente diventa dunque importante non solo per il funzionamento del Consiglio attraverso l’elezione dell’ufficio di presidenza ma anche per l’individuazione del perimetro di governo. Perché è infatti molto probabile che quei numeri che verranno fuori al momento del voto decisivo, determineranno poi il futuro dell’amministrazione Fiorita e la sua capacità di portare avanti il programma amministrativo proposto ai cittadini. La prossima seduta è stata fissata dal consigliere anziano Eugenio Riccio (che svolge temporaneamente le funzioni di presidente) per il 17 agosto. Ma al momento non c’è alcuna novità sul fronte di possibili accordi tra le due principali aree o, quantomeno, del centrosinistra e area Talerico con alcune delle anime dell’opposizione.

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