Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Provincia di Catanzaro, la crisi colpisce i creditori

L’ente intermedio teme rischi per l’ordine pubblico senza il saldo delle competenze

Si taglia dove si può e si cerca di tenere a galla un ente altrimenti decotto. Non è semplice l’operazione di risanamento che l’amministrazione provinciale sta portando avanti avendo sul groppone un disavanzo di oltre 40 milioni di euro e le mani legate di fronte a spese ormai difficili da ridurre e all’impossibilità di contrarre mutui. Ma l’approvazione dello schema del bilancio di previsione pluriennale 2022-2024 è un passaggio necessario non solo per portare avanti la linea del riequilibrio inserita nel piano ventennale (ora al vaglio della Corte dei conti), ma anche per poter beneficiare dei trasferimenti da parte dello Stato agli enti intermedi in difficoltà.
Quello che si proietta al 2024 è un bilancio più “leggero”, che passerà da 351 milioni a 242,5, soprattutto per via del drastico abbattimento delle spese in conto capitale (legate agli investimenti). Ma anche il segno positivo per il saldo di cassa della prima annualità è indicativo dello sforzo prodotto per cercare di riportare in asse i conti dell’ente; un dato, questo del saldo positivo, «al quale contribuiscono gli stanziamenti derivanti dalla previsione di alienazioni di beni immobili del patrimonio disponibile e di quote di partecipazioni» si evidenzia nella delibera approvata dal presidente facente funzioni della Provincia Fernando Sinopoli; atto che verrà anche sottoposto al consiglio provinciale, dopo l’acquisizione del parere dell’organo di revisione. E se vengono rispettati gli equilibri di bilancio di parte corrente e in conto capitale, risultano invece sforati i limiti di indebitamento «per cui l’ente non ha la possibilità di contrarre nuovi mutui».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia