Catanzaro, il capoluogo che verrà... secondo Fiorita

Una prospettiva di città, anzi, la prospettiva di Nicola Fiorita e della sua amministrazione comunale per il capoluogo di regione. È racchiusa in 60 pagine di linee programmatiche che saranno presentate lunedì mattina al Consiglio comunale - la summa di azioni e programmi che il sindaco intende portare avanti nel quinquennio aperto a inizio estate, tra interventi di ampio respiro e questioni più particolari. Dentro c’è tutto, anche un riferimento al (quasi) ventennio di Sergio Abramo del quale Fiorita conferma l’intenzione di non buttare via tutto ma di voler mantenere e valorizzare tutto ciò che sarà compatibile con il proprio programma.
Ma nel frattempo c’è una città da rilanciare, da riportare a una nuova centralità rispetto ad altre aree che fanno registrare maggiore dinamismo. «Non c’è tempo da perdere» afferma Fiorita che pensa a una “Città-Regione” da realizzare attraverso una legge speciale per Catanzaro Capoluogo e il progetto della “Grande Catanzaro”. Nel provvedimento regionale pensa a una riaffermazione del ruolo di capoluogo della Calabria, principale polo delle amministrazioni e dei servizi pubblici, sede naturale di tutti gli uffici e delle aziende di Stato a livello regionale e di tutte le articolazioni ministeriali; ma anche un sistema metropolitano Catanzaro-Lamezia Terme e un rapporto valorizzato con Soverato e la costa jonica, oltre a un potenziamento di servizi e infrastrutture quali porto, strade, ferrovia, aeroporto e servizi alle imprese. Per fare ciò confida anche nel ruolo del presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, per garantire un iter corretti alla proposta di legge. Ma la “Grande Catanzaro” dovrà anche essere aperta all’area intorno a sé, «una sorta di Città metropolitana di fatto che realizzi politiche di ampio respiro».